#intervistaGLAMOUR8 | Simona Scalabrini

Mi sono appassionata a Simona di DOPPIA ESSE T-SHIRT perché in lei ho visto una donna dal pensiero libero, una persona che da vita agli oggetti che vita non hanno. Simona è un personaggio che sfodera eleganza anche facendo uso di frasi sarcastiche, una persona “pulita” e vera, una di quelle donne che mi hanno resa fiera di appartenere al complicato universo femminile!

Scopri attraverso la mia intervista come Simona si è lasciata conquistare dal suo lavoro glamour!

Simona, descrivi il tuo lavoro per chi non ti conosce.

Descrivere il mio lavoro, ora come ora, è una delle cose più difficili. Penso non ci sia una definizione. Una volta c’era, lavoravo in banca. Da gennaio dello scorso anno ho deciso di cambiare. Adesso il mio lavoro è creare progetti attraverso le mie t-shirt. Sono passata dall’arte alle t-shirt perché inizialmente ho provato a dipingerle, poi il mio lato predominante – quello sarcastico e ironico – non riuscivo più a contenerlo ed è saltato fuori accanto a quello artistico e più posato. Il mio lavoro consiste nel cercare di trasmettere qualcosa e fare in modo che le mie magliette possano parlare. Non mi riferisco solo ai messaggi che io stessa voglio passare, ma anche a quello che mi arriva dalla gente. L’anno scorso ho creato due progetti: uno sul dialetto e sui nostri detti popolari e i nostri modi di dire, l’altro sull’universo femminile, quindi sulle donne, sul nostro modo di essere, sul nostro modo di vedere le cose dai 35/40 anni in poi, che in realtà è ciò che vivo e ciò che conosco. Questi due progetti sto continuando a portarli avanti e quest’anno li affiancherò ad altri, io non mi fermo mai (clicca qui per visitare il mio sito!)

Quando e come hai iniziato ad occuparti di t-shirt e di “massime” che fanno bene allo spirito. Ricordi il momento?

Era il 2015 quando ho sentito il bisogno di tirare fuori quel “qualcosa” che avevo dentro, non era solo fuoco artistico da buttare sulla tela, era qualcosa di più pungente. Sono sempre stata molto ironica e lo siamo anche in famiglia, questa attitudine è diventata l’abitudine a fare attenzione a certe situazioni e a certe parole, per poi rielaborarle. Ho sempre l’orecchio teso per cercare di vedere cose che altri magari non vedono. Credo sia una peculiarità dei creativi quella di osservare con occhi diversi. La mia testa lavora di continuo, anche quando non sto lavorando. Io sono una persona che si stanca facilmente e questo tipo di lavoro è sempre diverso, è il mio lavoro. Il mio cambio di vita non è stato repentino, ci ho riflettuto un paio d’anni, poi ho capito che questa sarebbe stata la strada che avrei voluto percorrere. Mi sono fatta ancora più forza quando sono arrivate delle richieste su misura per compleanni, feste, ricorrenze e occasioni particolari. Proprio pochi giorni fa mi è stata commissionata una maglietta da una ragazza che ha una bellissima amicizia da vent’anni, iniziata alla fermata dell’autobus per andare a scuola. Mi ha raccontato tutta la sua storia e io ora sto elaborando la t-shirt ad hoc per celebrare questa bella amicizia. Secondo me è un’idea regalo bellissima, originale e pensata.

Da dove prendi la tua carica e la tua ispirazione?

Io sono così e in più da un anno a questa parte sto benissimo e sono felice. Ero così anche prima, ma ora riesco a concentrarmi sul discorso creativo che prima era rilegato ai miei ritagli di tempo. Prima dovevo staccare la testa da un lavoro serio e rigoroso per accendere l’interruttore della creatività, ora questo interruttore è sempre acceso! Prendo ispirazione dal web, ma anche dai momenti di sport, quando il corpo lavora nella mia testa si accendono le idee!

Hai un/una guru?

Le mie fonti di ispirazione si evolvono con me. Come storia e tipo di arte amo molto Salvador Dalì. Ora come ora sono molto affascinata dalla performer Marina Abramovic, sto leggendo un libro su di lei. A turno leggo libri sulla vita vera di persone particolari e motivanti, che diventano così il mio / la mia guru del momento.

Il tuo mondo abbraccia la moda lateralmente, ma quanto ti condiziona?

La moda non mi condiziona e non sono una stilista. Alcune volte sono stata presentata come tale, ma io ci tengo a precisare che non la sono, anche per rispetto di chi studia per esserlo. Non amo chi si improvvisa con professioni che non ha mai fatto, quindi sono la prima a non volermi definire tale. La mia è una strada nuova. Per le mie t-shirt ho puntato alla semplicità, che va sempre di moda: scollo a “V” o girocollo e taglio sportivo o “slim fit”. Io non creo solo t-shirt per donne, ma anche per uomo. Il mio target è più femminile, ma per il prossimo anno ho in mente anche un progetto dedicato all’universo dei signori uomini.

Fuori da DOPPIA ESSE T-SHIRT che donna sei?

Sono una donna euforica che ama tantissimo la vita. Come mi vedete sui social che frequento, così sono nella vita, sono quello che racconto attraverso le mie t-shirt. Ho una famiglia, ho due figli, sono presa tanto anche da loro, non sto mai ferma. Non tocco il divano da dieci anni, ho addosso la smania di creare e sto sempre pensando a qualcosa di nuovo per dare vita a qualcosa che forse prima non c’era.

Cosa fai per divertirti?

Viaggio tantissimo e mangio! Mi piace viaggiare e ne sento sempre il bisogno. Ogni due o tre mesi devo prendere un aereo e lo scorso anno ho toccato quattro continenti. Amo molto leggere e uscire con gli amici. Grazie a Facebook (clicca qui per curiosare nel mio profilo) e a questo mio lavoro ho conosciuto tante donne meravigliose, simpatiche e che ci sono nel momento del bisogno! Con queste amiche esco a cena regolarmente e sono anche le mie modelle, tutte persone normalissime, chi più alta e chi più in carne, come siamo tutte noi. Una delle cose più belle che mi ha regalato questo lavoro – e questo nuovo anno – è di aver conosciuto un universo femminile che collabora e non si fa la guerra!

Il nostro lavoro in proprio, per attività relativamente piccole, è bello quanto a volte un po’ duro. Che consiglio ti senti di dare a chi è a un passo dallo sganciarsi dagli obblighi per seguire il suo sogno?

Consiglio di farlo, ma di usare la testa. La testa va messa in tutto quello che si cerca di fare, anche se io sono la prima ad essere una “pazza”. Occorre darsi degli obbiettivi realistici facendo i conti anche con il lato meno poetico della questione, quello economico. Se si crea senza le basi, senza un progetto definito, allora poi si sta peggio di come si stava prima. A volte crea di più chi ha meno tempo e ha un lavoro che lo assorbe molto, rispetto a chi ha tutta la giornata libera. Avere tutta la giornata a disposizione a volte è peggiorativo. Credo sia importante capire con esattezza ciò che si vuole. Quando si ha un sogno e si è nel mezzo della poesia, poi si deve portare questo sogno sulla terra con consapevolezza, per non farsi del male. Sicuramente però bisogna farsi il “mazzo”, nulla arriva gratuitamente e, una volta analizzato tutto il contesto, allora bisogna buttarsi!

Progetti futuri? Come ti vedi tra dieci anni?

Spero di avere uno studio mio! Dieci anni fa non ci pensavo minimamente a questa vita, quindi credo e spero di essere ancora piena di idee per questo lavoro, ma chi lo può sapere? Magari farò qualcosa di completamente diverso! Quando si passa da un lavoro di un certo tipo a questo stile di vita che ci accomuna, il bello è che si può fare tutto, non ci sono più limiti. Quando ti sleghi dal lavoro da dipendente, dal dovere sempre dire di sì, allora si assapora la possibilità di dire “no” e questa è la massima espressione di libertà, sei tu che decidi per te stesso. Mi auguro un futuro creativo e, perché no, imprevedibile!

Cosa significa GLAMOUR per te?

Penso che sia uno stato mentale che cambia da persona a persona. Quello che posso definire io “glamour” probabilmente non lo è per qualcun altro. Penso che si possa definire anche con sinonimi quali finezza, bellezza – una bellezza squisita, qualcosa di delicato – qualcosa di innato che aggiunge stile, anche con poco. Lo stato “glamour” è innato e non dipende dalle possibilità economiche. Sicuramente “glamour” è bello, è un bel concetto che si può applicare a tante cose, non solo alla moda, è uno stile!

Una donna con l’interruttore della creatività sempre posizionato su “ON”…una mente glamour! Grazie Simona per aver condiviso la tua passione per il tuo lavoro e la felicità per il tuo nuovo stile di vita!