Come destreggiarsi al meglio nelle situazioni che coinvolgono i fiori come dono, attraverso i suggerimenti del galateo contemporaneo

Incanta con stile, incanta con i fiori

I fiori, fin dalle origini dell’uomo, si porgono in offerta rispettando determinati rituali. Porgere un mazzo di fiori può indicare amore, venerazione, simpatia, corteggiamento, gratitudine e rispetto. Ognuno di questi sentimenti ha il proprio fiore consigliato e la propria modalità di consegna.

Ho deciso di fare una carrellata attraverso le regole o i suggerimenti più conosciuti in linea con il galateo contemporaneo, in modo che questo post possa diventare luogo di consultazione, per destreggiarsi nei momenti che coinvolgono i fiori come dono.

Oggi si regalano ancora i fiori o sono diventati un regalo demodè?

Un mazzo di fiori recisi, o un vasetto con una piccola composizione, inviato all’indirizzo privato del ricevente è quasi sempre gradito, soprattutto se inaspettato. Questo dono, a parer mio, rappresenta un’idea piuttosto “facile” per ogni occasione, ma la difficoltà risiede nella scelta che deve essere fatta con il giusto garbo, il giusto buon senso e la giusta conoscenza del galateo contemporaneo, in modo che sia un omaggio che incanta e non risulti un gesto ovvio o, peggio ancora, un gesto pacchiano.

I magnifici 10

1 – CONSEGNA A MANO DI MAZZI VOLUMINOSI

Il galateo suggerisce di far consegnare da mani esperte i mazzi di fiori grandi e importanti, indipendentemente da quale sia l’occasione. Viste le dimensioni è meglio affidarsi al fattorino – solitamente messo a disposizione dal fioraio – perché saranno sicuramente trattati con maggiore cura, senza essere minimamente rovinati.  Se consegnati, magari goffamente da noi, il rischio che arrivino sciupati o con la confezione segnata è molto alto.

2 – BIGLIETTINO

Sia quando i fiori li portiamo noi personalmente, che se affidiamo la consegna a un fattorino, è buona norma, come per tutti i doni, scrivere un bigliettino per accompagnare il gesto. E qui si aprirebbe un capitolo a parte su come e cosa scrivere, lo segno…per un prossimo post. Una nota di classe è quella di non mettere mai sulla bustina il nome del destinatario, ma di firmare sempre il bigliettino (se i fiori si fanno recapitare il nome e i dati del destinatario, il fiorista giusto, li fa compilare su un modulo o un foglietto a parte…niente paura, non ci saranno errori di consegna, è il loro lavoro).

3 – FIORI PER UN INVITO A CENA

Non è consigliabile portare i fiori quando si è invitati a cena. Il nostro mazzo potrebbe mettere in difficoltà la padrona di casa che, impegnata nei preparativi e con gli ospiti, nella immediatezza della situazione non saprebbe dove posizionarlo. E’ buona regola invece mandarli il giorno dopo, a titolo di ringraziamento, o il gesto più chic è quello di farli recapitare qualche ora prima della cena, in modo che la padrona di casa possa esporli in tutta la loro bellezza per rendere ancora più preziosa la stanza che ospiterò la cena.

4 – FIORI FINTI

Se in casa siamo liberi di scegliere per noi composizioni finte, i fiori finti invece è buona norma non regalarli mai. Chiaramente il motivo è che un fiore finto non può superare il confronto con il medesimo fiore vero, reale, con i suoi colori vibranti e a volte anche con il suo profumo. Detto questo, anche nei negozi di piante e fiori se ne trovano vari sintetici, in plastica o in tessuto a seconda dei casi. Sono belli? Certo, soprattutto quando si sale di prezzo e si ammirano fiori finti di qualità, ben fatti, con finiture dipinte a mano da artigiani che si ispirano ai colori della natura. Resta il fatto che sono pratici (basta spolverarli bene…io uso il phon) ma non hanno l’incanto sufficiente per entrare nella categoria dei doni.

5 – RINGRAZIAMENTI

Quando riceviamo fiori è sempre educazione e buona norma ringraziare con una telefonata (non un messaggino) o anche con un biglietto, in contesti più formali. Se la consegna avviene di persona il ringraziamento, allo stesso modo, sarà di persona e contestuale, ma qui non si parla di galateo, bensì di semplice buon senso. I fiori ricevuti in regalo non si rifiutano mai secondo il galateo. Cerchiamo tutt’al più di far capire che non sono opportuni, in maniera garbata e senza offendere la sensibilità di chi ce li ha donati. Le scene dei film dove i fiori sono accatastati con gesti plateali nelle pattumiere insegnano che piuttosto si buttano, ma non si restituiscono maiInfine, ma non meno scontato, i fiori sono sempre bene accetti da tutti, anche da chi dice di non preferirli. Si tratta di un legame atavico tipico dell’animo umano. In conclusione possiamo dire di poter contrare  sui fiori come valido alleato per ogni circostanza che ci sta a cuore.

6 – FIORI BIANCHI

Il galateo suggerisce di non regalare fiori bianchi a chi non è più giovanissim*. Il colore bianco, simbolo di purezza, è infatti un fiore da riservare come omaggio a ragazz* molto molto giovani. Diversamente, invece, se la composizione è realizzata per la casa o per un’occasione particolare, come una cerimonia, e non diretta alla persona è possibile regalarli. Una corbeille di fiori bianchi è una delle composizioni più frequentemente utilizzate per ringraziare per un invito ricevuto.

7 – COLORI NON OMOGENEI

Sempre in merito ai mazzi di fiori è bene ricordare che questi, per risultare armonici ed omogenei, dovranno essere composti con un unico tipo di fiore o un’unica scala cromatica, in tal modo appariranno più eleganti e raffinati. Mazzi vari e variopinti sono ammessi esclusivamente per i fiori di campo, con i quali, comunque, non si realizzeranno mai composizioni troppo voluminose. A tal proposito è bene ricordare di cercare di scegliere fiori senza profumazioni eccessive che potrebbero dare fastidio, o peggio, provocare allergie.

8 – AMORE

Tra coloro che si domandano come sorprendere l’amata* con un mazzo di fiori, le rose sono sicuramente le più indicate, ma anche margherite, le gerbere e le primule per le donne più semplici, un bel mazzo di orchidee o dei tulipani per esaltarne la bellezza, la classe e l’eleganza.

Per le rose rosse il galateo suggerisce:

Regalare una rosa rossa significa dichiarare un amore nato dal primo sguardo.

Tre rose rosse esprimono un semplice ma profondo ti amo.

Cinque rose rosse sono una dichiarazione d’amore profonda che mettete nelle mani dell’amata*.

Nel linguaggio dei fiori regalare 11 rose rosse significa dichiarare che l’amata* è il tuo tesoro più grande per cui sei disposto a fare di tutto.

È tradizione regalare un numero pari di rose per un fidanzamento (6 rose rosse) e per un matrimonio (12 rose rosse).

Per coloro che vogliono manifestare un’attenzione particolare verso la persona amata, sipossono regalare 50 rose o multipli di 50.

9 – FIORI DA NON REGALARE A CHI SI AMA (secondo il linguaggio dei fiori)

BOCCA DI LEONE – DISINTERESSE | PETUNIA – RISENTIMENTO | CICLAMINO – SEPARAZIONE | ORTENSIA – DISTACCO | LAVANDA – DIFFIDENZA

10 – I FIORI PIACCIONO ANCHE AGLI UOMINI E SI POSSONO USARE PER DIRE LORO ADDIO ho approfondito, per curiosità 🙂

Sdoganata ormai la convinzione diffusa che siano un regalo da destinare esclusivamente alle donne, sempre più spesso i fiori sono un dono adatto e apprezzato anche dagli uomini. Sono tante le occasioni adatte in cui si possono regalare dei fiori ad un uomo: nel giorno della laurea, per il suo compleanno, per una dolce e amichevole sorpresa, per la festa del papà, per congedarti o anche per corteggiarlo. ll numero dei fiori regalati deve essere esiguo e sempre inferiore rispetto a quello che solitamente si regala ad una donna, i colori dei fiori devono essere vivaci, accesi, intensi. Bando, perciò, alle tonalità tenui e delicate.

I fiori da regalare ad un uomo per dirgli addio esistono (attenzione, la maggior parte di loro potrebbero non capire che si tratta di un regalo di addio…io suggerisco di specificarlo in un qualche modo, a scanso di equivoci).

Vuoi dire addio a un uomo? In questo caso si ha l’imbarazzo della scelta. Si può scegliere il fiore più adatto a seconda che si voglia evocare ricordi positivi o comunicare dispiacere e dolore.

Nel caso di un addio accompagnato da delusione, si può regalare la bocca di leone, il fiore che con il suo  aspetto altero comunica indifferenza, o l’ibisco, simbolo della bellezza effimera, quella intensa ma che svanisce facilmente e velocemente. Il giacinto rosso è l’emblema del dolore, il girasole dell’amore non ricambiato. Invece, nel caso di un addio che voglia ricordare all’uomo in questione i bei momenti vissuti assieme, il non ti scordar di me è il fiore più adatto, delicato con i suoi piccoli petali azzurro intenso, simbolo del ricordo, dell’amore ma anche della speranza.

Per ogni ricorrenza che sia laurea, battesimo, comunione ecc. ci sono fiori più o meno adeguati, ma qui io volevo trattare la gestualità e non proprio i fiori in sé.

Quando parlo di galateo contemporaneo qualcuno mi guarda male…ma ho una risposta che amo sempre dare: il galateo non deve essere visto come una regola fissa o un obbligo. Se lo si conosce o lo si studia un po’ è un sicuro aiuto per destreggiarsi nelle varie situazioni, perché ogni gesto che secondo il galateo è appropriato, ha un suo perché, c’è sempre un motivo alla base di esso, è stato studiato proprio per evitare imbarazzi o figuracce. Quindi, perché – in linea generale – non avvalersi di un decalogo che ci viene in aiuto?

Salva questo post, se ti va, per incantare con stile…e con i fiori.

Federica