A casa mia Santa Lucia ha sempre portato doni come Babbo Natale

La leggenda e i doni

Santa Lucia, come Babbo Natale e anche la Befana (sì, quest’ultima è la più modesta), porta doni. In alcune città del Nord Italia esiste anche la tradizione di scrivere la lettera a Santa Lucia per ricevere doni. I piccoli devono andare a letto presto e lasciare un po’ di cibo per Santa Lucia e fieno per l’asino che guida il suo carretto. Io l’ho sempre fatto…e lasciavo anche il sale per l’asinello, non so perchè il sale…devo chiedere a mia mamma 🙂

Dopo la morte, secondo la leggenda, la Santa sarebbe stata autorizzata a tornare sulla Terra per portare gioia ai bambini nella notte del 13 dicembre.

Lucia era una ragazza di famiglia benestante rimasta purtroppo orfana di padre. Mentre stava pregando Sant’Agata per la salute della madre ebbe una visione della santa che le rispondeva: «Perché chiedi a me quello che puoi ottenere da sola?» La ragazza decise di consacrarsi al Signore dopo la guarigione materna e destinò tutto il suo patrimonio ai poveri. Il suo promesso sposo la denunciò come cristiana. Fu allora perseguita in base agli editti dell’imperatore Diocleziano. Venne minacciata di essere esposta fra le prostitute, ma il suo corpo diventò così pesante che non si riuscì a spostarla. Passò una notte insieme ai soldati e fu sottoposta a diversi tormenti, alla fine venne decapitata. Questa in sintesi la dura e cruda storia.

La notte più lunga che ci sia

Si dice, anche se il calendario dice altro, che Lucia sia la Santa della luce quella che rischiara l’inverno dopo la notte più lunga che ci sia. La rima è perfetta: Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia…ma occorre aspettare il 21, quest’anno, per la notte con la maggiore durata dell’anno: la notte del solstizio d’inverno.

Riti e usanze

Spesso vediamo Santa Lucia ritratta con una corona e delle candele su di essa: in Svezia la tradizione vuole che la figlia maggiore si vesta con un abito bianco, una cintura rossa e che porti sulla testa una corona di foglie e sette candele. È lei a svegliare la famiglia portando i biscotti preparati il giorno prima.

La dea antica che si collega a Lucia è Artemide, cui era consacrata l’isola siracusana di Ortigia (che bei ricordi di quest’estate…). Sono entrambe vergini e Artemide è ricordata anche come dea della luce. C’è un’affinità anche con Demetra, dea dei campi. La leggenda vuole che la notte che precede il 13 dicembre la Santa voli sui campi con una corona di luce per riportare fertilità.

La festa di Santa Lucia è l’emblema del legame stretto tra fascino e mistero. Qui in provincia di Reggio Emilia il meteo promette neve…per me non c’è regalo più bello e dormirò con la finestra aperta…chissà che io non veda passare anche Santa Lucia.

Che sia una notte magica per tutti quelli che credono nella magia delle feste, grandi e piccini.

Federica