Dress code is in the air

Il fascino delle hostess – Alitalia

Erano anni, forse dieci, che non prendevo un volo Alitalia. Ho letto molte critiche sulle ultime divise disegnate da Bilotta (designer indipendente che vive a Milano), ma non avevo ancora avuto il piacere di vederle bene da vicino.

Forse sono controcorrente, ma a me piacciono moltissimo. La versione più femminile è quella con tubino rosso appena sopra al ginocchio, generoso spacco dietro – nel mezzo – colletto alto leggermente rigido con scollatura appena accennata, manica tre quarti. Il colore del tessuto è rosso oriente con decori effetto spinato in rosso più scuro, direi un rosso vino. L’abito mi ha fatto subito tornare alla mente le divise delle Veneri nella serie televisiva Velvet, anni cinquanta. Il tocco finale è dato dal foulard fantasia sui toni del rosso e da una cinturina rigida in vita di colore verde scuro. L’abito ha un taglio molto femminile ed elegante: per me è glam! Anzi, penso che me ne farò confezionare uno simile dalla mia sarta.

Le prossime divise verranno disegnate da Alberta Ferretti e non vedo l’ora di vederle! Ecco dove trovare la storia delle divise Alitalia: clicca qui.

Un (semplice!) blend per un aspetto “alla hostess”

Le hostess (ma anche gli steward!) hanno da sempre un fascino irresistibile. Pensando al perché le risposte sono semplici. Ecco il mio elenco per rinfrescarci la mente su alcuni punti, per guadagnare punti!

  • Sorriso: è un’arma potentissima. Nella frenesia talvolta ci dimentichiamo di sorridere, proviamo a sfoderare il nostro sorriso più smagliante più volte al giorno!
  • Capelli in ordine. Per me questo punto ha un’importanza elevatissima. Non c’è cosa più brutta di vedere persone con capelli sporchi o con la ricrescita bianca. L’aspetto trasandato e molto poco femminile è dietro l’angolo. Perchè non sperimentare qualche acconciatura lasciandosi ispirare da quelle delle hostess? Se i capelli non sono appena lavati e brillanti possiamo raccoglierli, ad esempio, in uno chignon (ottimo anche per difendersi dal tasso di umidità stellare che non rende giustizia a nessuno). Segnalo un vecchio articolo di Cosmopolitan in merito (clicca qui) e, per imparare, YouTube mette a disposizione tantissimi tutorial! Con un po’ di allenamento possiamo riuscire anche noi!
  • Mani curate. Una signora si riconosce dalle mani. Dedicare un pochino di tempo alla cura di mani e piedi è doveroso. Io lo faccio spesso la sera, dopo cena, per evitare di essere rapita da Morfeo e accumulare adipe 🙂 Mani curate non significa doversi recare dall’estetista sempre. Significa acquistare i pochi strumenti per scegliere il momento giusto in autonomia (e si impara facilmente!). Mani e piedi, per me, devono sempre essere in pendant e curati in ugual modo. Unghie troppo lunghe, di spessori che neanche un pandoro farcito e artigli decorati come quadri di Gauguin per me sono too much. Meglio optare per qualcosa di più discreto e naturale a livello di forma e lasciarsi conquistare dai colori di tendenza del momento (sempre che siano in linea con i colori del nostro armadio!)
  • Trucco leggero, ma presente. Io non sono capace di truccarmi, ma sto prendendo provvedimenti. Ho scoperto che bastano pochi gesti e poco tempo per donare luminosità al viso. L’importante è trovare quei i pochi prodotti giusti (e tenere pulita e in ordine la trousse!). Approfittate del Duty Free del vostro prossimo viaggio in aereo. Le commesse sono preparatissime, dispensano consigli preziosi e i prodotti costano meno che in profumeria. Le hostess ne sanno qualcosa!
  • Abbigliamento decoroso: significa trattare i nostri capi con amore e indossarli senza che facciano a pugni. Non vuol dire avere abbigliamento costoso, ma ben curato. Tasto dolente: fare spazio negli armadi e riordinare, buttare i capi con fori, buchi e macchie e donare a chi ne ha più bisogno i capi che non usiamo più. Un maglione infeltrito, una camicia con colletto ingiallito dai lavaggi o un pantalone indossato e lavato tante volte da fare i “pallini”, ci conferiscono subito un’aria di poca cura per noi stesse. Meno capi, più curati e più fantasia nel mixarli.

Il blend tutto sommato è semplice. Mettiamolo nei buoni propositi per il nuovo anno!