L’incoronazione di Carlo III e di sua moglie, Camilla, come re e regina del Regno Unito e degli altri regni del Commonwealth – 6 maggio 2023

La GB oggi mostra al mondo una storia lunga mille anni. Una conferma dell’eccentricità britannica. Protagonista della giornata: tutta la casata dei Windsor che porta con sé una storia ricca di scandali e sfaccettature improbabili. Una linea di confine: sarà la cerimonia più inclusiva di sempre, aperta e democratica.

CARLO

Il sovrano più anziano della storia a ricevere la corona nell’Abbazia di Westminster. L’ultima incoronazione è avvenuta, infatti, settanta anni fa.

Amante del nostro bel paese che, grazie ai racconti della nonna, ha voluto visitare molte volte munito di tavolozza e tela. Bravissimo con gli acquerelli, amante dell’arte. Discreto violoncellista (ha scelto personalmente tutte le musiche dell’evento), impegnato da sempre in cause filantropiche sia ambientali che per persone disagiate. Lavora con e per i giovani da oltre cinquant’anni ed è anche per questo che, attualmente, ha una percentuale di gradimento piuttosto alta e in salita. Durante il ricevimento di ieri sera a Buckingham Palace, nella Ball Room, si è intrattenuto con un migliaio di ospiti, tra teste coronate e capi di Stato, e tutti hanno parlato di un Carlo in “good mood”. Una piccola curiosità: nella sala da ballo era stata posta una miniatura di Westminster Abbey per abituare la famiglia agli avvenimenti…

CAMILLA

Fino a poco tempo fa la donna più odiata del Regno Unito, la matrigna cattiva, apostrofata addirittura come “rottweiler”. In realtà negli anni ha mandato giù molti rospi mantenendo una linea tranquilla “low profile & smile” per svoltare piano piano l’opinione pubblica. E ci è riuscita. Il primo vero amore di Carlo, divisi poi da mille peripezie. Divorziata e, nonostante tutto, approvata anche dalla Regina Elisabetta, tanto da diventare lei stessa Regina di Inghilterra e, inoltre, sarà sullo stesso piano di Re Carlo durante la cerimonia. Carlo e Camilla si vede che, assieme, si divertono e lui la chiama sempre “my darling wife”. Tutto ciò non è mai, purtroppo, accaduto con la compianta e cristallizzata in beltà Lady D.

LA CERIMONIA

Con questa cerimonia, nata nel 973 d.C., Carlo traghetterà la monarchia nel ventunesimo secolo. A Londra oggi, 6 maggio, piove e la città si prepara a tre giorni di festeggiamenti. Prima dell’inizio si sono già registrati sei arresti di anti-monarchici. E altri venti ambientalisti sono stati arrestati in un secondo momento. Tutto questo in una Londra con cieli “no fly zone” cosparsa da un milione di telecamere con riconoscimento facciale e dodici mila agenti impegnati nella sicurezza. Sono state spese centinaia di milioni di sterline per la sicurezza e altrettante per la cerimonia, ma l’indotto si aggirerà sul miliardo di sterline.

Il “dress code” richiesto agli ospiti è moderno, niente mantelli di ermellino pesanti (come accadde per la Regina Elisabetta e sotto ai quali, in molti, all’epoca, temendo che la cerimonia potesse essere lunghissima, nascosero dei tramezzini).

Il trono dell’incoronazione risale al 1296 e ha incastonata, sotto di esso, la pietra del destino.

La carrozza con la quale Re Carlo e Camilla escono da Buckingham Palace per raggiungere Westminster Abbey è piuttosto nuova e confortevole, realizzata per la Regina Elisabetta solo dodici anni fa. Percorrerà, trainata da sei cavalli bianchi, scortata da Royal Navy, Royal Force e Guardia Reale, un percorso di poco più di un miglio.

I sovrani sono vestiti di bianco, Harry indossa abiti civili (nessuna divisa) ed è solo. Rilegato in terza fila. Meghan assente perchè, pare, non volesse stare proprio in quella terza fila…troppo defilata (e perchè sta facendo un’operazione di re-branding su se stessa). Ad Andrea è stata concessa la divisa dell’Ordine della Giarrettiera, Anna è in divisa e guiderà la parata d’uscita.

George è uno dei quattro paggi del Re, Kate in bianco con una corona di fiori in testa – replicata in miniatura sulla testa di Charlotte, William con alta uniforme e il piccolo Louis si è lanciato in divertenti sbadigli.

Il mantello con il quale entra Re Carlo è appartenuto al nonno, mentre quello di Camilla è nuovo. Carlo percorre la navata con inchini al suo passaggio e subito ha inizio una cerimonia ricca di simboli e con un coro gospel che canta e balla un ritmato hallelujah.

Per l’Unzione viene utilizzato un crisma sacro: olio d’oliva benedetto davanti al Sacro Sepolcro con un blend di bergamotto, rosa e altre erbe. In origine questo unguento prevedeva anche muschio di civetta e ambra – che si trova nelle balene. Carlo ha fatto eliminare questi due ultimi “ingredienti” a salvaguardia degli animali (cruel free). L’unzione avviene nella massima privacy: la regina aveva messo un baldacchino per proteggersi dalle sole telecamere, mentre i presenti potevano vedere. Carlo ha optato per un paravento – realizzato con materiali pregiati, antichi e ricco di simboli – così che il tutto avvenga nella massima privacy, anche per i presenti. Lì avviene l’unione sacra con Dio.

Carlo riceve speroni, cinque spade, i bracciali della sincerità e della saggezza, la stola reale, il mantello imperiale (4,5 kg di peso), il globo (2 kg di peso), l’anello del Re, il guanto bianco da cavaliere, lo scettro, il bastone di giustizia e clemenza e la corona di S. Edoardo.

Poi è il turno di William che gli giura fedeltà come vassallo e gli da il bacio sulla guancia, gesto antichissimo.

Camilla riceve dunque l’anello, la corona della Regina Mary (che lei ha fatto impreziosire aggiungendo gioielli della compianta Regina Elisabetta), il bastone e lo scettro.

I reali si cambiano ancora una volta ed escono avvolti in sontuosi mantelli di ermellino. Carlo indossa quindi una corona più piccola composta da 2.268 diamanti.

La stupenda (e pare molto poco confortevole) G0ld State Coach  – sette metri di lunghezza e quattro tonnellate di peso, trainata da 8 cavalli bianchi raggiunge Buckingham Palace con una parata di 1, 8 km (la Regina Elisabetta ebbe una parata di 8 km) con quattro mila componenti.

AFFACCIO AL BALCONE REALE

I sovrani raggiungono Buckingham Palace, si rinfrescano e si preparano per l’uscita sul balcone. Nel mentre Harry è già su un volo di linea per tornare negli Stati Uniti…la regal “scusa”? Il quarto compleanno del suo primogenito.

Dai giardini di Buckingham si affaccia Re Carlo con la Regina Camilla – sempre sotto l’incessante pioggia – e avviene il “saluto reale” delle forze armate (che coreografia strepitosa!), risuona l’inno nazionale, tre “HIP HIP URRA'” e via verso il balcone reale.

La folla è in festa, la Union Jack è su abiti, copricapo, ovunque.

Infine…un boato tra la folla ed eccoli, affacciati (solo i working Royals) al balcone a salutare, molto rilassati.

Io me la vedo, la Regina Elisabetta, che si gode lo spettacolo da lassù con un gin tonic in mano e un cagnolino corgi sulle gambe.