A proposito del Gin Tonic Winston Churchill un giorno ha dichiarato: “La bevanda Gin Tonic ha salvato la vita e le menti di più inglesi di tutti i medici dell’Impero”.

Alla scoperta di un cocktail che in oltre duecento anni di esistenza non è mai passato di moda.

Il Gin Tonic (G&T per gli inglesi) è oggi un cocktail famoso in tutto il mondo, tanto che il 19 ottobre di ogni anno si celebra “la giornata del Gin Tonic”.

Il Gin Tonic più incredibile che io abbia mai bevuto è stato nel 2017 in Sudafrica nel bel mezzo di un safari.

Il nostro ranger ci ha preparato un aperitivo in zona “sicura” subito dopo aver visto i BIG 5 all’interno dell’affascinante 5 Star Bukela Game Lodge  – Amakhala Game Reserve, Addo Eastern Cape, South Africa (curios* di sapere di più su questo posto incredibile? Ecco il link – clicca qui)

Un’esperienza unica e super esclusiva…il Gin Tonic era preparato all’inglese, quindi eccezionale.

UN PO’ STORIA

L’origine del Gin Tonic risale alla notte dei tempi e più precisamente ai tempi del dominio britannico in India. Siamo agli inizi del ’700, tempi amari per il diffondersi della malaria, una malattia che poteva essere curata solo con erbe medicinali.

Il medico scozzese George Cleghorn era il ragazzo che studiava il chinino, considerato un ottimo rimedio per la malaria. Allora la gente consumava il chinino insieme all’acqua, ma il sapore non era mai buono.

Fu allora che gli ufficiali britannici in India, intorno all’inizio del XIX secolo, pensarono di mescolare acqua, zucchero, lime e gin al chinino, in modo che la bevanda diventasse più appetibile. Ai soldati in India veniva data una razione di gin in modo che il sapore dolce della bevanda fosse più gradito.

Gli ingredienti che compongono il Gin Tonic sono stati inventati da medici. Il gin, chiamato “jenever” dagli olandesi, è stato creato presso l’Università di Leiden nel 1650 dal Dr Sylvius. Una “pozione” in grado di sprigionare gli effetti benefici delle bacche di ginepro per il sangue.

Nel 1794, il chimico tedesco Johann Jacob Schweppe creò la soda come medicina. La primitiva acqua tonica fu unita a dolcificante e anidride carbonica. Nel XVIII secolo, quando gli inglesi colonizzarono l’India, portarono con sé gin e tonica. I due ingredienti furono presto arricchiti anche dal lime.

Ben presto il Gin Tonic diventa una bevanda molto popolare.

IL COCKTAIL

Come si prepara il Gin Tonic?

Pluricitato nei classici della letteratura, nel cinema e nella cultura pop di tutto il mondo, è un aperitivo facile e veloce da preparare anche a casa.

Pochi gli ingredienti – gin, acqua tonica e limone o lime.

Occorre versare nel bicchiere qualche cubetto di ghiaccio, 5 cl di gin e 15 cl di acqua tonica. Spremere nel drink una fetta di limone o di lime oppure usarla per guarnire il bicchiere.

Il bicchiere più adatto: si può scegliere un tumbler alto o highball oppure un balloon con coppa ampia e stelo sottile che permette ai sentori del cocktail di aprirsi meglio ed evita di scaldare il drink con le mani.

Lo si può presentare già mixato e pronto da bere oppure si può riempire il bicchiere con la corretta proporzione di gin e mettere la bottiglietta di tonica a parte in modo che sia proprio la persona a cui lo si serve a decidere quanta utilizzarne, in che modo versarla e se mescolare o meno il suo drink.

Come decorare al meglio un Gin Tonic? Di solito è preferibile farlo in maniera semplice ma ad effetto, ovvero con qualche bacca di ginepro, una fettina di limone o lime ed un rametto di rosmarino o timo.

Portofino, ottobre 2022 – ph: me medesima

Varietà di Gin

Il mio preferito rimane il Portofino Dry Gin che, oltre al sapore che amo molto, ha anche una bottiglia decorata a mano meravigliosa (in più formati).

Si celebra il 19 ottobre la giornata Internazionale del Gin Tonic, una ricorrenza fondata in onore dell’amante del gin Mary Edith Keyburn, scomparsa all’età di 95 anni. Tra storia e leggenda si narra che il 19 ottobre del 2010 passò a miglior vita con un Gin&Tonic in una tazza da tè accanto in un ospedale negli Stati Uniti. Per gli amici che hanno stabilito la giornata in sua memoria, Edith era una donna straordinaria che amava il Gin Tonic, sino all’ultimo respiro.

Ecco alcune foto di Gin che ho avuto modo di provare personalmente, ma il mio consiglio rimane quello di provare…fino a trovare quello che più aggrada il palato…del resto si dice che “le donne della famiglia reale britannica sono longeve ed è forse il gin il loro segreto”…ma non solo.

Gin & The Queen

Che il loro elisir di lunga vita sia stato proprio il gin? Forse, ma non solo. Secondo i racconti della cugina, Margaret Rhodes, The Queen iniziava a bere alcolici prima di pranzo, chiedendo un gin e vermouth Dubonnet, con una fetta di limone e tanto ghiaccio. Durante il pasto, si accompagnava con vino, per poi sorseggiare più tardi un Martini dry. E prima di andare a dormire, pare che Elisabetta II si concedesse anche un bicchiere di champagne.

La parola cocktail richiama subito relax, chiacchiere e libertà che accompagnano uno stuzzichino in compagnia. Prendere un aperitivo è ormai diventato un piacevole rito che spopola nei locali e sempre più spesso tra le mura di casa. Una bella abitudine glamour & pop. Chi di voi si concederà un Gin Tonic stasera? Aspetto le vostre foto 🙂 le più glamour le posterò come stories!