FEBBIO | nel cuore della Val D’Asta (e nel mio)

Una meta alternativa con allure vintage…quanti ricordi!

Avevo tre anni quando, con i primi sci giocattolo, mi approcciavo alla neve per la prima volta. I ricordi di quei momenti a Febbio sono vaghi e offuscati, ma belli e molto teneri.

Una volta cresciuta un po’ ho iniziato a prendere lezioni di sci con il maestro Ezio di Febbio (che adoravo per la sua pazienza e dolcezza). Nonostante all’epoca non ci fossero le attrezzature tecniche e comode di adesso non ho mai mollato. Geloni alle mani, ai piedi, sci lunghissimi e uno ski-lift difficilissimo hanno temprato il mio fisico e il mio spirito. Dopo un weekend sulla neve, il lunedì a scuola avevo le guance rosse e un sorriso impossibile da spegnere. Mi piaceva seguire la scia delle curve del mio papà (bravissimo sciatore) e imitare i suoi gesti. I miei temi delle elementari vertevano tutti su Febbio e su quanto mi piacesse sciare. Dopo aver sciato tutta la giornata era ora dei compiti, al calduccio nella roulotte dei miei genitori. Era il posto più bello dove fare i compiti. Data una famiglia di campeggiatori, sia d’estate che d’inverno – hanno iniziato i miei nonni quando erano giovanissimi – non poteva che essere così.

Che dire sul look degli anni ’80/’90 sulle piste? Spettacolare! (a Febbio si vedono ancora questi look, ve lo assicuro!) 🙂 io coordinavo – alla mia tuta fuxia – un elastico per capelli dello stesso colore, con un fiore enorme. Non sapevo il significato di GLAMOUR al tempo, ma era glamour un bel po’!

Info tecniche sulla location

Febbio è una frazione di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, nell’alto Appennino reggiano. Questa località sciistica situata sul versante nord-est del monte Cusna, nel cuore della val d’Asta, dista circa 15 km da Villa Minozzo e circa 60 km da Reggio Emilia.

Location unica nel suo genere per il dislivello di circa 1 km che si può coprire con una sola discesa.

Le piste

La stazione sciistica si trova in località Rescadore. Gli impianti di risalita sono 3:

  • un tapis roulant con annesso campo scuola
  • una seggiovia triposto che raggiunge quota 1500 metri: da qui partono diverse piste (varianti) rosse e blu

  • una seggiovia biposto per “scalare” il crinale del monte Cusna e arrivare al Rifugio del Crinale, a 2065 metri. La pista nera 2000 è impagabile per il suo panorama da mozzare il fiato. La pista Esse – normalmente non battuta – è un’ulteriore variante, sempre servita dalla seggiovia 2000. A bordo di questa seggiovia dal sapore vintage si prova l’ebrezza di un percorso immerso nella natura, dove l’ultimo tratto sembra avere come meta finale “solo” il cielo.

Il campione olimpico Giuliano Razzoli ha imparato a sciare qui, come me!

Vivere la montagna anche di notte e poter vedere il mare

La scorsa estate una suggestiva catena di luci, visibile con il buio anche dal centro di Reggio Emilia, adornava il monte Cusna. Era possibile salire di notte per godere di uno spettacolo senza uguali. Nelle giornate limpide si riesce a vedere anche il mare da lassù, in particolare il golfo di La Spezia e l’isola Palmaria.

Rifugi, lifestyle e sport

Chi è affezionato a questa porzione di montagna meravigliosa la vive sia d’estate che d’inverno: sci, snowboard, sci d’alpinismo, escursioni, ciaspolate, mountain bike, rifugi e qualche locale in pieno stile vintage, dove sorriso e cortesia sono sempre di casa.

La scorsa domenica sono stata a sciare a Febbio (dopo davvero tanto tempo) e ho trovato le piste meravigliose e larghe: chi le ha battute ha fatto un super lavoro, vista a anche l’immensa quantità di neve. La giornata era fantastica, con sole pieno e temperatura ideale. Una giornata memorabile.

Il personale degli impianti è stato molto gentile. Al Ristobar di Mony & Miky ho gustato un ottimo caffè – servito con il sorriso – e mangiato uno squisito pezzo di erbazzone! In questo posticino si può prenotare per il pranzo…e tornare per una golosa merenda!

A pranzo ci siamo fermati al Rifugio del Crinale – che si trova all’arrivo della 2000 – dove abbiamo goduto di una vista fantastica e di un bellissimo sole, serviti da uno staff allegro e cortese. Parcheggi puliti e tutto funzionante hanno reso giustizia a questo posto che, secondo me, è una chicca e merita di essere valorizzato.

A Febbio la maggior parte delle persone si conosce e si saluta: credo che questa cosa sia bellissima. Io mi sono sentita a casa, in quel posto dove a capodanno si faceva la fiaccolata notturna e dove ogni tanto, nelle “giornate no”, qualcosa non funzionava alla perfezione, ma Febbio è Febbio e solo chi lo ha vissuto dalla notte dei tempi può capire questo mio sentimento.

Speriamo che questa cornice, così surreale per il nostro Appennino, venga trattata con rispetto e possa ospitare per sempre sciatori esperti, affezzionati del posto e persone interessate ad avvicinarsi ai tanti sport outdoor che si possono praticare in questo contesto unico nel suo genere.

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Per rimanere informati sulle iniziative, il meteo e per tutte le informazioni ecco il link giusto: www.infofebbio.com

Very special thanks to Ph Nicola Rossi, Pietro Rossi, Giuliano Rossi (e Federica Rossi)