Oggi, domenica 5 aprile, Her Majesty The Queen, ha parlato alla nazione e in realtà a tutto il mondo.

Io ho seguito il discorso – registrato – trasmesso in diretta sulla BBC.

Una regina vestita in modo sobrio, in un ambiente sobrio, ma con addosso il colore verde, il colore della speranza. Ero molto curiosa di quale colore le avrebbero fatto indossare assieme alla sua collana di perle.

Pochi minuti, un po’ di freddezza inglese e – con mia sorpresa – un montaggio alternativo. Non solo sua maestà in primo piano come si conviene in questi momenti, ma qualche cambio di scena in perfetto abbinamento alle parole di Elisabetta, con gente che applaude per ringraziare chi continua a fare il suo dovere per salvare gli altri e disegni dei bambini raffiguranti un arcobaleno.

La regina è apparsa in perfette condizioni di salute mentre gioca il ruolo di grandmother della nazione, una visione rassicurante.

Le prime parole sono state riservate a quanti sono stati colpiti dal virus e a quanti sono stati colpiti nell’aspetto economico dallo stesso. Subito dopo ha volto un ringraziamento a chi è in prima linea per aiutare e si è raccomandata di rimanere a casa per proteggere i più vulnerabili.

La regina ha ribadito che siamo tutti sotto attacco e che è molto apprezzato il lavoro di chi ha convertito la propria produzione impegnandosi a combattere il virus. Ha anche detto che questo momento ci deve servire per rallentare e per riflettere.

Sua Maestà ha ricordato che Lei stessa, in prima persona, ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire essere strappati dai propri affetti. Lei e la sorella furono sottratte ai genitori per essere messe al sicuro durante la guerra. E oggi, ancora una volta, molti sono stati strappati dai propri affetti. E’ un periodo di sfida per tutti, e ha ragione. Nessuno è immune.

Poi conclude così…

we will be with our friends again

we will be with our family again

we will meet again

E in effetti è quello che tutti ci auguriamo, di poterci presto reincontrare.