B.T.S. DAY

Back To School

Del mio primo giorno di scuola in assoluto ricordo l’uscita. Era un sabato, o forse a me sembrava un sabato perchè era l’unico giorno in cui mi venivano a prendere i miei genitori (e non ero obbligata al dopo scuola). Le maestre ci fecero mettere in fila due per due con i nostri sorrisi innocenti, i grembiulini bianchi stirati e il fiocco rosa/azzurro al colletto. Avevo voluto i nastri delle treccine dello stesso colore del mio fiocco e mi sentivo grande, orgogliosa di essermi divertita tantissimo, vogliosa di iniziare a fare i compiti. Sguardo fiero dritto avanti a me – e coda dell’occhio a verificare che mamma e papà fossero arrivati – per mano alla mia migliore amica Isa, sfilavo con i miei compagni al ritmo dei flash delle macchine fotografiche di mamme e papà intenti a immortalare il momento. Mi sento “giurassica” a descrivere questa scena… anche solo per aver menzionato le macchine fotografiche! Avevo imposto ai miei genitori, come regola insindacabile, di non mettere la giacca sopra al grembiulino nuovo, mi piaceva tantissimo sfoggiarlo quel giorno (sono sicura che mi venne il raffreddore subito dopo!).

Ricordo anche i profumi di cartelle e zaini nuovi (io avevo scelto la cartella rosa di Barbie…le fanno ancora le cartelle ammazza schiena?), della cancelleria immacolata, dell’aula pitturata di fresco e quel pizzico di disorientamento per aver trascorso un po’ di tempo in un luogo completamente nuovo, tappezzato di lettere dell’alfabeto e cartine geografiche. Ero talmente felice ed entusiasta che se ci ripenso mi scende una lacrima e, ogni volta che entro in una cartoleria, il ricordo di quel giorno riaffiora vivido grazie al profumo degli articoli per la scuola.

Detto ciò ora provo a mettermi nei panni di chi ha dei bimbi che vanno a scuola e deve mettere in conto una serie di attività extra, che rendono ancora più sfidante l’arrivo illesi a fine giornata:

  • recupero libri di testo e relative telefonate e code per il ritiro;
  • corse mattutine per arrivare in orario a scuola E al lavoro, ricordandosi tutto l’armamentario per le attività scolastiche ed extra scolastiche;
  • agenda mentale o scritta – ben presente – per incastrare i bimbi tipo Tetris tra scuola, rientri, nonni, amichetti per i compiti insieme, nuoto, pallavolo, danza, calcio e mille attività per cui sono necessarie le tagliatelle di nonna Pina;
  • gestione chat con altri genitori (un’attività extra che non era contemplata ai mei tempi, ma che si risolveva con un capannello di mamme davanti al cancello della scuola, solo quelle che non lavoravano…le altre erano graziate);
  • gestione delle comunicazioni sul diario e dei compiti a casa che, per la cronaca, a me venivano controllati i primi tempi, ma nessuno mi diceva – appositamente – se erano sbagliati: andavo a scuola con il compito sbagliato e niente, era sbagliato! Atteggiamento leggermente str**** da parte dei miei genitori, ma sicuramente mi ha giovato!
  • Gestione del “rimanere al passo” in caso di giorni di malattia del figlio. Io devo ringraziare soprattutto la mamma di P. che mi ha sempre portato le schede e la lista dei compiti con estrema cura;
  • gestione dei figli alle prese con i primi brutti voti, note o affini…e non è facile!
  • TRAFFICO per strada che aumenta per TUTTI: è finita la pacchia del dormire mezz’ora in più!

Essendo un’outsider di questo mondo, ho sicuramente dimenticato qualcosa nella mia lista, però mi sento vicina a mamme e papà che da oggi saranno alle prese con questa complicata, quanto bellissima avventura!

A volte, presi dai mille impegni, dimentichiamo che il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, ma che da qualche parte del mondo tutto questo è ancora utopia.

Buon primo giorno di scuola a bimbi, papà, mamme e insegnanti!