Cena Glam con amici? Pettini di mare nel Menù!
Basso livello di difficoltà | Alto livello di GLAMOUR 🙂
Cosa sono i pettini di mare? Scientificamente Pecten Jacobaeus e volgarmente CAPESANTE.
Vi svelo la mia ricetta (facilissima e rapidissima) per preparare un piatto coreografico, appetitoso e afrodisiaco…decisamente GLAM!
Ingredienti e occorrente per 4 persone
– n. 12 capesante
– n. 24 cucchiai di pan grattato (2 per ogni capasanta)
– n. 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
– n. 1 cucchiaino di sale
– pepe nero
– n. 1 bicchiere di Vermentino di Sardegna
– n. 1 spruzzino
– pirofila da forno
– carta da forno
– Confettura di fragole di accompagnamento (in alternativa composta di cipolle caramellate)
Come si preparano i pettini di mare gratinati al forno
Per prima cosa occorre pulire bene le capesante. Sotto l’acqua corrente staccare con le mani il mollusco dalla conchiglia e lavare bene entrambi per togliere ogni residuo scuro, sabbia inclusa;
Adagiare i molluschi puliti ognuno nella propria conchiglia precedentemente riposta sulla pirofila rivestita con carta da forno;
Nella ciotola contenente il pan grattato unire l’olio, il sale e il pepe e mescolare il tutto in modo da ottenere un composto omogeneo e umido (aiutarsi con un cucchiaio facendo delle leggere pressioni per rompere eventuali grumi di olio);
Su ogni capasanta adagiare 1 o 2 cucchiai di composto di pan grattato in modo da coprire interamente i molluschi;
Infornare a forno caldo ventilato 180° per circa 25 minuti;
A cosa serve lo spruzzino?
Riempire lo spruzzino con il Vermentino di Sardegna e ogni 5 minuti – durante la cottura – spruzzare le capesante in forno (2/3 spruzzi). In questo modo il pane diventerà gratinato, ma le capesante all’interno non si seccheranno e rimarranno piacevolmente morbide!
Tocco finale
Servire le capesante molto calde con a fianco una ciotolina contente composta di fragole, per conferire al mollusco una punta di sapore esotico e…glam!
Buon appetito GLAM!
Special thanks to PH Maria Cristina Rossi…che è riuscita a fotografare le capesante prima che le mangiassimo tutte 🙂